Maccagno Novembre 2014

Auditorium di Maccagno.
15 Novembre 2014

PREMESSA:
L’attività sportiva subacquea è definita immersione ricreativa e richiede l’utilizzo di attrezzature specifiche per il suo svolgimento.
I costi per l’acquisizione delle suddette attrezzature, grazie anche al continuo aggiornamento tecnologico, hanno subito una contrazione determinando una maggiore diffusione dell’attività subacquea ricreativa con conseguente apertura di numerosi nuovi “centri per immersioni”.
Oltre ai praticanti più assidui, che frequentano i fondali marini durante tutto l’anno, si è registrata l’aggiunta di subacquei più saltuari, dediti all’attività esclusivamente nei periodi estivi.
L’aumento dei praticanti occasionali è responsabile di una maggiore frequenza di incidenti: la attività sportiva subacquea, pur servendosi di specifiche attrezzature e pur avendo dei limiti ben definiti in termini di tempi di immersione e di livelli di profondità da raggiungere, comporta un impegno importante per l’organismo, a volte sottovalutato; le sollecitazioni a cui sono sottoposti gli apparati cardiovascolare, respiratorio e muscolare dei subacquei richiedono adeguata efficienza fisica e mentale, supportata da una buona condizione di salute generale.

OBIETTIVI FORMATIVI:
L’evento formativo proposto, alla luce di quanto sopra riportato, si propone di presentare la immersione ricreativa nelle sue molteplici implicazioni mediche coinvolgendo le conoscenze di specialisti quali il cardiologo, il biochimico, il fisiatra, il fisioterapista, il medico di medicina sportiva, l’odontoiatra, e lo psicologo.
L’insieme dei pareri è anche finalizzato a sottolineare come l’attività si svolga in ambiente anomalo con possibili rischi ed imprevisti tra cui il trasposto dell’equipaggiamento per tragitti più lunghi del programmato, il mare improvvisamente mosso con conseguente difficoltà o a risalire sull’imbarcazione o a ritornare al punto di approdo, il compagno di immersione in difficoltà che richiede aiuto.
Ulteriore obiettivo del corso è di rammentare ai soggetti che decidono di tirar fuori l’attrezzatura da sub dopo un periodo di sedentarietà o di mancata pratica prolungata quanto sia importante effettuare una preparazione fisica aerobica o sottoporsi, soprattutto se è trascorso parecchio tempo dal precedente controllo, ad accertamenti medici con particolare rivalutazione delle capacità cardio-respiratorie, muscolo-tendinee ed articolari.
Si parlerà inoltre di doping, che attualmente risulta essere un serio problema sociale e non solo per la salute pubblica e per lo sport, tanto che diverse nazioni, tra cui l’Italia, hanno deciso di dedicare al fenomeno un’attenzione particolare.
Il fenomeno del doping è pericolosamente diffuso e dilagante anche a livello amatoriale, dove i controlli sono rarissimi, difficili se non assenti.
L’assunzione di sostanze come anabolizzanti, stimolanti o ormoni, anche dopo brevi periodi di utilizzo, può interferire con il fisiologico funzionamento dell’organismo.
Non sarà trascurata la trattazione delle norme della vigente legislazione in fatto di tutela della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro (D.Lgs. 81/2008) per le attività di società e associazioni sportive; la concomitante presenza negli impianti sportivi di atleti, operatori/personale addetto, spettatori e nel caso specifico delle piscine, anche di frequentatori di corsi teorici/pratici subacquei sottolinea come il rispetto delle norme di sicurezza rappresenti un vincolo essenziale.
In ultimo, ma non di minor importanza, alcuni video esplicativi dell’attività sportiva subacquea quali l’immersione nella barriera corallina e l’esplorazione di relitti della seconda guerra mondiale.
La tavola rotonda finale con esperti di subacquea permetterà ai partecipanti l’Evento Scientifico di chiarire eventualmente alcuni punti tecnici e ricevere consigli e suggerimenti per poter intraprendere questa affascinante attività.

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